L’ILVA ALLO STATO?SOGNO OPERAIO.

Deve andare avanti la produzione,i prodotti finiti sbloccati e Riva deve adeguare gli impianti cosi’ come detto nel decreto salva Ilva.Poi la Corte Costituzionale si pronuncera’ e vedremo se l’equilibrio trovato ieri con fatica ,per l’ennesima volta,sara’ duraturo.

Ieri e’ stata per la citta’ l’ennesima giornata dura,critica e ansiosa.

Si era sparsa la voce di pericolo di incidenti per la mancata presenza sugli impianti degli operai,smentita avvenuta poi in serata immediatamente.

Fatto sta che il vento che sferzava Taranto ieri gelido e pungente,ha colpito tutti nell’anima,andando a farci percepire un tremore di attesa e di speranza allo stesso tempo.

Oggi gli operai sono piu’ tranquilli.Le paghe mensili verranno rispettate anche se loro,in cuor loro,sperano che questa fabbrica possa passare al governo,renderla pubblica e non piu’ privata.

Riva e’ allo sbando,latitante da una parte e agli arresti dall’altra.

Una storia brutta,una storia tipica italiana dove il nesso tra spartizione e affari e’ cosa unica.

La pulizia morale che ci si auspica,quella del rispetto del lavoratore e dell’intera citta’,deve forse ancora avvenire e per arrivare a questa bisogna per prima cosa capire un punto:chi la decide?La magistratura tarantina?Se cosi’ fosse allora bisognerebbe accettare tutto cio’ che viene deciso da essa,andando a muoversi nelle regole da applicare e nei dinieghi fatti da esse.

Se poi invece siamo in uno stato al di sopra del giudizio della legge,allora il cittadino deve sapere che il rischio di vedere ingiustizie in questa citta’ e’ molto alto.

Riva puo’ salvare tutto.Come?Alzando bandiera bianca e ritirarsi e dare l’Ilva allo stato e lo stato,per le bonifiche,attingere dai disoccupati maestranze e menti.

Tanto sappiamo bene che oltre l’Ilva i nostri politici non hanno creato nulla e allora sfruttiamola al meglio,nel pieno rispetto delle regole ambientali e della salute pubblica.

ILVA: ECCO COME RISANARE IMPIANTI SEQUESTRATI

4 pensieri su “L’ILVA ALLO STATO?SOGNO OPERAIO.

  1. Dire che i Riva devono restituire la fabbrica ai cittadini (dai quali la ricevettero in regalo) perché la hanno mandata in malora per riempirsi le tasche di soldi è un discorso teoricamente ineccepibile.

    Il problema è che in Italia la responsabilità per i misfatti commessi esiste solo per i pezzenti: i signori non son mai responsabili di niente. Stante il contesto, sarebbe scorretto chiedere che i Riva paghino laddove tutti i loro omologhi la fanno franca. E in effetti non credo che pagheranno.

    1. Grazie Fausto per aver letto il mio post.Condivido in parte il tuo pensiero,ma non concordo sul fatto che i Riva non possano essere da esempio per le loro pecche e quindi condannati.ESSI HANNO GIOCATO SULLA PELLE DEGLI OPERAI,DEI CITTADINI TUTTI E SUL FUTURO DI TARANTO.Ho scritto in grande il tutto non per dimenticanza,ma poiche’ qui a Taranto l’incremento esponenziale dei tumori nella popolazione e’ la risultanza dei loro misfatti,dei loro sforamenti e delle loro risate nelle telefonate….”che vuoi che sia un morto in piu’…” noi non dimentichiamo.Vogliamo solo giustizia e che poi loro e solo loro paghino poco ci importa.Basta che paghino.Ti abbraccio e ti saluto cordialmente,scusami per lo sfogo ma sai vedere bimbi di pochi mesi con tumori alla tiroide e altro scotta…ciao.

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