Devo dire che ero riluttante a comprarlo poiche’ sono allergico alle campagne promozionali che vorrebbero indurti a comprare un prodotto a tutti i costi.
E questa lo era.
Recensioni su tutti i giornali,pubblicita’ a 360 gradi in rete,ecc…
Poi mi son detto che comunque sia,il grande Steve doveva avere un posticino di rispetto in tutte quelle persone che maneggiano con i tasti.
Grazie a lui,e ai suoi compagni di avventura alla Apple,siamo quelli che siamo e cioe’ una generazione internauta.
Nel libro,fino a questo momento,trovo la figura di Steve assolutamente carismatica e fuori da una logica formale dell’essere manager di una idea propria.
Ma lasciando da parte il Jobs imprenditore,cio’ che piu’ mi ha colpito fino a ora e’ la ricerca di quest’uomo su cio’ che siamo,sulla spiritualita’ dentro di noi e su cio’ che dovremmo rincorrere per arrivare all’essenza della propria vita.
Bene tra passaggi di generazioni dove Steve Jobs si forma,dalla cultura americana hippy e la ricerca nelle droghe delle risposte,questo omino puzzolente dai capelli lunghi,ci dichiara a tutti noi una mezza verita’:perche’ essere etichettati o inscatolati in una religione imposta dall’educazione della propria famiglia,quando invece la ricerca dell’essere dovrebbe andare ben oltre le pure formalita’ a cui noi tutti siamo incanalati?
Perche’ nella meditazione e nello zen si trova il punto di equilibrio della mente,la pace interiore e la via quando in altre religioni dobbiamo abbracciare leggi e comportamenti che ci negano l’essenza dell’essere che e’ il libero arbitrio?
Gia’ perche’?
Questo sino a ora mi ha impressionato nelle pagine del libro,l’aspetto della ricerca e della pratica tanto in voga in quegli anni dove,l’essenza del pensiero accompagnato dalla meditazione,sfornava geni e manager famosi anche.
Per non parlare di cantanti,attori,poeti e politici.
Domande,risposte che Jobs cercava,che io o tu cerchi.
io nel completo rispetto del tuo parere ti dico che non ho ancora capito dove verrà collocato steve jobs in quel grande teatro che è la storia…a volte penso che sia una sorta di paladino del male che con le sue invenzioni sta contribuendo a creare schiavi digitali sempre più appiattiti e incapaci di vivere nella vita reale…chissà?
Questa considerazione mi piace e apre una porta che si chiama dominio della tecnologia sull’essere umano. ….da paura . Quando finirò il libro spero di saper collocare Jobs tra gli angeli o i demoni di questa mia generazione. Ti abbraccio Luca.
io nel completo rispetto del tuo parere ti dico che non ho ancora capito dove verrà collocato steve jobs in quel grande teatro che è la storia…a volte penso che sia una sorta di paladino del male che con le sue invenzioni sta contribuendo a creare schiavi digitali sempre più appiattiti e incapaci di vivere nella vita reale…chissà?
Questa considerazione mi piace e apre una porta che si chiama dominio della tecnologia sull’essere umano. ….da paura . Quando finirò il libro spero di saper collocare Jobs tra gli angeli o i demoni di questa mia generazione. Ti abbraccio Luca.
fammi sapere dove lo collochi…io gli concederei al massimo il purgatorio…anzi mo telefono a dante e gli sottopongo il personaggio…
Ah ah ma dai avrà qualche pregio il povero Steve. ..grazie a lui che comunichiamo anche. …vabbe’ ti farò sapere. Notte e a presto ciao.