E ci si scopre immensamente vulnerabili,cancellabili in un secondo.
Diciamoci la verita’,e cioe’ che la guerra russa/ucraina fin quando non ha reso visibile lo spettro nucleare ci ha colpiti non totalmente.
La crudelta’ di azioni militari,le perdite tra i civili,i danni arrecati a citta’ intere,sono certamente da condannare e denunciare.Si assimilano come spine nel cuore,ma rimangono strozzate dal nostro egoismo di non essere noi li’ a salvarci la pelle.
SI siamo salvi,egoisti e fortunati ma….adesso NO. Ecco l’atomica,l’arma dell’uguaglianza nella morte,nella sofferenza,nella paura,di un mondo,di tutti noi.
Siamo alla fine o all’inizio di una salvezza,siamo pronti a vivere momenti storici che colpiranno generazioni e ci renderanno schiavi della fede e della speranza a venire?
Siamo piccoli,siamo come quella persona che si fa forte e poi,senza via di scampo,piange e prega gli aguzzini di lasciarlo libero di vivere e vivere ancora.
Adesso dobbiamo avere paura,ma di noi,della nostra coscienza doppia faccia e della nostra ipocrisia dinanzi a cio’ che ci conviene vedere come un pericolo da rimandare al futuro e cio’ che,invece come adesso,imminente e definitivo verso una apocalisse mondiale.
Non so se ne usciremo fuori,ma rimane la sensazione di essere vigliacchi,piccoli dinanzi agli altri che muoiono adesso.