Abbiamo bisogno delle mazzolate per cercare di essere come gli altri.
Mi riferisco alle condizioni meteo che imperversano sull’Italia e che,sentendo molti esperti,dovrebbero continuare ancora per giorni.
Ma quello che mi fa piu’ rabbia e’ sentire politici,esperti nazionali della protezione civile ,sindaci,che la prevenzione e’ mancata e che,essa anzi,e’ figlia dei tempi passati ove la regola del condono edilizio,ad esempio,mieteva vittime future.
Si basti pensare allo scellerato modo di costruire edifici a ridosso di montagne,colli e collinette,o vicino a fiumi,e che non sono state vietate da chi,allora e oggi,sentenziava la politica del mattone a quella della sicurezza.
E con essa anche quella della bustarella,del corrotto e del corruttibile nostrano,tipica usanza in voga in passato e che,oggi,anche se di meno,resta il male maggiore di un paese buonista e garantista per chi pecca.
Cio’ che vediamo oggi con il maltempo,la pagano i cittadini che dovranno rifarsi un futuro avendo perso,nella tragedia,tutto cio’ che avevano costruito in passato.
I responsabili non saranno puniti certo.
Vedi gli ultimi avvenimenti che regalano liberta’ ai giustizieri di Stefano Cucchi,prescrizione a Scajola per la casa al Colosseo,liberta’ per il terremoto di l’Aquila e per chi,in quei giorni,rise sui morti.
Che devo fare allora io cittadino?
Cosa devo pensare di tutto cio’?
Sperare che un terremoto o bomba d’acqua vada dritta su Montecitorio?