UN RICORDO DI GENOVA.

Era il 23 novembre 1980.

Ricordo di quella tragica sera,il colore verde della radiolina che aveva in mano mio padre.

Sentiva la diretta radiofonica dei soccorsi in Irpinia,dopo che ci fu il terremoto che fece decine di morti.

Ho una immagine in mente dei soccorritori,degli alpini e dell’esercito che,nelle immagini in bianco e nero di allora,correvano sui camion per aiutare la popolazione campana.

Oggi,l’alluvione a Genova,vede le braccia di soccorritori giovani,che spinti dal bisogno di essere d’aiuto,spalano le strade e cercano di sconfiggere un male nostrano che si chiama menefreghismo.

Poi noto le foto,e loro i ragazzi di colore,pronti a dare una mano.

Una volta tanto non colpevolizzati di essere possibili terroristi o stranieri in terra italiana mal accolti.

No loro ci aiutano e ci danno una lezione di rispetto verso tutti.

Amo piu’ loro e le loro braccia sudate che Grillo che sbraita contro tutti ma che diviene inutile alla tragedia.

Un ricordo di Genova,la via con i fanghi e i giovani di colore ….

4 pensieri su “UN RICORDO DI GENOVA.

  1. Ciao Luca, sono d’accordo Grillo assolutamente ridicolo e fuori luogo! Purtroppo il problema sono le speculazioni edilizie che nel corso degli anni sono state fatte, per risolvere il rischio idrogeologico bisognerebbe abbattere un mucchio di costruzioni a Genova!
    Lodevoli gli angeli del fango, però in questi ultimi tempi sto maturando l’idea che da ogni punto di vista (anche sul lavoro) la solidarietà tra gli ultimi non faccia altro che giovare al sistema..
    I paesi scandinavi per esempio non sanno nemmeno cosa sia il volontariato perché lì lo stato è presente, qui noi facciamo la parte dello stato senza godere dei suoi privilegi, oscillando tra l’arte di arrangiarci e il masochismo, anche con atti di altruismo ma, alla fine, offrendo sempre il nostro di dietro al più furbo!

    1. Caro Marco piacere leggerti.L’altruismo di questi tempi e’ cosa rara,ma ancora piu’ importante visto l’assenza dello stato sia a livello nazionale che locale.
      Il cittadino fai da te e’ la soluzione alle regole non attuate dai governi,alle manchevolezze di sistemi ingordi del proprio egoismo personale.Su Grillo hai detto bene tu e condivido in toto.Ti abbraccio e ti auguro ottime cose.Fammi sapere se la ricerca del lavoro fisso e duraturo a te ti e’ stata benevole.Ciao a presto…p.s. io mi aggrappo alla quotidianita’ del mio mio lavoro e alla ricerca di un modo diverso,dai soliti stereotipi di pseudo soddisfazione personale,agganciandomi alla fotografia e alla scrittura.ciao.

      1. Per farti un esempio, quello che intendevo sulla solidarietà è che ho visto angeli del fango aiutare indiscriminatamente, non solo privati in difficoltà, ma anche grandi o medio aziende a levare fango dai loro negozi, e personalmente lo trovo un po’ un controsenso, visto che sono le stesse aziende che non danno loro un lavoro – e se glielo danno, a condizioni troppo pesanti -. E’ come se uno che non ha un conto in banca va ad aiutare chi il conto in banca comunque ce l’ha (e non ti dà niente in cambio)!
        Sul lavoro va abbastanza bene nel senso di stabilità, però non mi faccio illusioni. Il posto fisso in un’azienda ormai viene pagato con una mobilità trasversale interna davvero fuori dalla norma e deleteria, e sono sempre alla ricerca di stimoli nuovi, un po’ come te!
        Ciao, buona giornata!

      2. Il paradosso è proprio questo: uniti nelle disgrazie e distanti in tempi di normale quotidianità. Ma ciò mi ricOrda il patto del medico che,rispettando ciò su cui ha giurato, salva anche il peggior ladro.Oggi genova non fa più notizia e questo mi fa incazzare visto che a quanto pare la questione non rende più. Anche questo è sciacallaggio mediatico altro che furto in un negozio. Ciao Marco a risentirci.

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