Vi scrivo dalla terra dove per produrre acciaio muoiono piu’ bimbi in Italia.
Qui c’e’ stata una manifestazione mercoledi’ per ricordare le vittime dell’inquinamento e per ribadire,se ve ne fosse bisogno,la volonta’ dei cittadini di chiudere quella maledetta fabbrica.
Ma siam pochi,pochissimi,messi alla gogna in nome del pil e fatti ammazzare dai veleni che il governo accetta e vuole.
Il virus attuale colpisce molte persone,certo.
Ma non ammazza tutti,anzi come la natura ci insegna,uccide i piu’ deboli.
Qui no.
Si nasce sani,si cresce e poi PUM…ti ammali.
Due,tre,quattro,quindici,venti,cinquanta,ottanta……anni ….sempre.
Allora che differenza c’e’ tra noi e gli altri italiani?
Un numero,esiguo per l’OMS,per lo Stato ,per il governicchio attuale e per il mondo intero.
Il numero e’ basso,ma esiste.
Il sindaco oggi ha ribadito che attendera’ un mese e poi blocchera’ la fabbrica.
Ci credo poco che riuscia’,non lo fece il GIP Todisco chiudendo l’area a caldo che poi a sua volta ritorno’ in marcia grazie ai decreti salva Ilva…ricordate?
Il virus a Taranto non fa paura,perche’ siam morti seppur vivendo—-