TARANTO E GLI SCENARI POCO CHIARI.

Vivo in una citta’ dove accade di tutto,e si perdono occasioni d’oro.Metti per esempio il calcio.Abbiamo una squadra al secondo posto e il suo presidente,D’addario re dell’usato garantito,non ha piu’ soldi per gli stipendi e viene punito con due punti di penalizzazione in classifica.Ma quello che fa ancor riflettere e’ che lui,D’Addario,chiede aiuti economici alla grande industria,ILVA  e Cementir,Eni…ma nessuno risponde.Eppure,lor signori,hanno il territorio in mano e potrebbero dare un aiutino a chi nel pallone vede anche un riscatto per la citta’ jonica.
Capitolo politico.
Si andra’ a votare in primavera il sindaco.Stefano sara’ quello uscente e avra’ dalla sua la benedizione di Vendola,restio alle primarie nel PD jonico.
Dalla sua Michele Pelillo,assessore della Regione Puglia,ancora e’ incerto sul da farsi e,deluso dall’incertezza del pirata Nicky,aspetta fino al 18 febbraio.
Insomma un gran casino in citta’ per questioni di scelte e azioni,sia politiche che diciamo socio/economiche sportive.
Fatto e’ che se dovessimo perdere il treno della serie B da una parte e quello della democrazia dall’altra(le primarie son pur sempre un atto democratico di scelta all’interno di un partito…),Taranto sarebbe  ancora la citta’ incompleta e poco matura per grandi salti.
Con la contentezza di molti  che in D’Addario non credono(ma nemmeno comprano la sua squadra in vendita),e altri che invece politicamente nelle mancate primarie vedrebbero una quasi vittoria della destra,poiche’ l’attuale sindaco Stefano non e’ poi ben visto da tutti i cittadini.
Scenari aperti e possibile debacle di una citta’ sempre disorientata e poco produttiva sotto l’aspetto del cambiamento e dello sviluppo.
Eppur ci vivo,con difficolta’.
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