Arcelormittal vince il ricorso al tar e potra’ continuare a produrre acciaio a Taranto.
In barba al diritto alla salute,l’azienda indiana non trova opposizione dalla legge e noi tarantini continueremo a sentire l’odore della cocheria e a vedere i fumi dei camini.
La storia del cov19 ridisegna un quadro politico anomalo,gestito in emergenza certo ma molto approssimativo.
Il povero Conte si e’ trovato,ma ormai da tempo,in mezzo a un vortice negativo dove risicare numeri per andare avanti e’ all’ordine del giorno.
La storia della questione Ilva prima e Arcelormittal dopo,e’ il frutto di quello che vediamo oggi.
Un filo decisionale povero di fermezza e molto vago nelle azioni.
Il m5s che ci promise la chiusura dell’Ilva anni fa,oggi si ritrova senza piu’ seguaci in citta’ e molto odiato per questa repentina fuga dalle promesse.
Non mi sorprende affatto il dibattito sull’emergenza coronavirus poco chiaro anche nelle informazioni tecniche da parte degli esperti,prima superficiali a diagnosticare una vera emergenza e,oggi,pieni di date di apertura delle regioni che sa di rischio alto.
Sulla chiusura delle fonti inquinanti a Taranto non ci ho mai creduto e solo la coscienza dei cittadini esausti da anni e anni di lotta ambientale,mi porta ancora a seguire la vicenda con continuita’.
La storia continua e mi aspetto altre delusioni politiche in questo periodo di quarantena….